L’ANGOLO DEL MAESTRO. LA PAGELLA, CROCE E DELIZIA DEGLI ALUNNI ITALIANI DA QUASI UN SECOLO

LE PRIME PAGELLE AVEVANO SUL FRONTESPIZIO LO STEMMA SABAUDO E COSTAVANO 5 LIRE ACQUISTANDOLE DAL TABACCAIO

Inventata dall’imperatore d’Austria Giuseppe II nel 1783, in Italia venne adottata circa un secolo dopo, su un unico modello, con il regio decreto del 20 giugno 1926. Ogni famiglia era tenuta ad acquistarla dal tabaccaio al costo di 5 lire. Le prime pagelle avevano sul frontespizio lo stemma sabaudo in giudizi (sufficiente, buono, lodevole) e tra le materie figuravano religione, canto, bella scrittura, lettura espressiva, lavori domestici e manuali. La pagella divenne strumento di propaganda: il fascismo se ne servì per veicolare la sua idea di gioventù fisicamente sana, istruita e formata per una società sempre più militarizzata. Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale la pagella fece anche propaganda bellica, con il motto mussoliniano “Vincere”. Pagella è il diminutivo di pagina, ovvero “colonna di scrittura”, “facciata scritta di libro o quaderno”. Pagella, dunque, è l’equivalente latino di “piccola pagina”, ma nelle scuole dell’antica Roma, non c’erano le pagelle, non esistevano né trimestri, né quadrimestri: gli alunni erano valutati mensilmente. bocciati illustri. Più di un ragazzo ha tentato di farsi passare, di fronte a una pagella non proprio entusiasmante, per un “genio incompreso”, ricordando il nome di qualche grande del passato sottovalutato dalla scuola. Come Giuseppe Garibaldi, che confessò di essere portato “più al divertimento che allo studio”. O come Albert Einstein: al Politecnico di Zurigo fu bocciato agli esami di ammissione e costretto a riparare in tutte le materie tranne matematica e fisica. Zero in condotta. Benito Mussolini fu retrocesso dalla quarta alla seconda (studiava dai Salesiani) perché ferì un compagno con un coltello durante una rissa. Problemi di condotta, ma anche di rendimento, segnarono la carriera scolastica di Adolf Hitler: nel 1904 e nel 1905 dovette affrontare gli esami di riparazione mentre il suo comportamento gli costò l’esclusione dalla prestigiosa scuola di Linz (Austria). Winston Churchill: fu più volte rimandato. «La tua pagella è molto brutta. Il tuo modo di lavorare è un insulto all’intelligenza» diceva la madre. A salvarlo dalle bocciature pare fosse solo la straordinaria memoria. La valutazione scolastica riguarda l’apprendimento e il comportamento degli studenti e i docenti procedono alle verifiche intermedie, periodiche e finali, coerentemente con gli obiettivi di apprendimento previsti dalla scuola, in coerenza con le Indicazioni nazionali e le linee guida specifiche per i diversi livelli. La valutazione degli alunni della scuola primaria supera il voto numerico e introduce il giudizio descrittivo per ciascuna disciplina prevista dalle Indicazioni nazionali. Educazione civica compresa, al fine di rendere la valutazione degli alunni sempre più trasparente e coerente con il percorso di apprendimento di ciascuno. Il giudizio sarà riportato nel documento di valutazione e sarà riferito a quattro differenti livelli di apprendimento: • Avanzato • Intermedio • Base• In via di prima acquisizione. I livelli di apprendimento saranno riferiti agli esiti raggiunti da ogni alunno in relazione agli obiettivi di ciascuna disciplina. Nella scuola secondaria di primo grado la valutazione effettuata dai docenti di classe, attribuisce un voto in decimi e ne valorizza la funzione formativa. La valutazione accompagna i processi di apprendimento e costituisce uno stimolo al miglioramento continuo, in modo da finalizzare i percorsi didattici all’acquisizione di competenze disciplinari, personali e sociali. La valutazione in decimi è correlata ai livelli di apprendimento raggiunti, valorizzando l’attivazione da parte dell’istituzione scolastica di specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento. Per l’ammissione alla classe successiva, gli alunni di scuola primaria saranno ammessi anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. La non ammissione alla classe successiva in casi eccezionali è deliberata all’unanimità dai docenti. Per gli alunni della scuola media, l’ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato, è deliberata a maggioranza dal consiglio di classe, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento, anche in caso di attribuzione di voti inferiori a sei decimi. La valutazione del comportamento viene declinata in positivo, prevedendo un richiamo diretto allo sviluppo delle competenze di cittadinanza superando il voto in condotta ed introducendo nella scuola secondaria di primo grado la valutazione attraverso un giudizio sintetico. Per essere ammessi alla classe successiva gli alunni devono aver frequentato almeno i tre quarti del monte orario annuale personalizzato. Per un alunno che frequenta un corso di 30 ore settimanali, il monte orario annuale corrisponde a 990 ore (l’a.s. è pari a 33 settimane); pertanto deve frequentare per almeno 743 ore. Sono previste delle deroghe a questo limite, deliberate dal collegio dei docenti. Per essere ammessi all’esame di Stato gli alunni, oltre ad aver frequentato i tre quarti del monte orario annuale personalizzato, devono aver partecipato alle prove Invalsi e non essere incorsi nella sanzione disciplinare che prevede l’esclusione dall’esame. Durante lo scrutinio finale i docenti di classe attribuiscono all’alunno un voto di ammissione che fa riferimento al percorso scolastico triennale, può anche essere inferiore a 6/10. La pagella favorisce una comunicazione: famiglia alunno docente, fornisce informazioni sul profilo dello studente e condiziona le sue scelte future, rileva le caratteristiche della personalità… Il sistema educativo, ora pone maggiori attenzioni all’educazione affettiva, cognitiva e sociale, potenzia l’autonomia, la creatività, l’apprendimento, valorizza la persona. Ma la pagella comunica tutti questi elementi? I voti rendono giustizia dell’impegno, delle capacità, delle attitudini? Riesce a quantificare la crescita, l’intelligenza, la curiosità di sapere, lo spirito critico, il rispetto di sé, degli altri e delle regole di vita? Oggi la pagella è gratis, la digitalizzazione fa arrivare i voti direttamente a casa con un semplice clic.