IL COMITATO CITTADINO VA DAL SINDACO

Felicetto Angelini riceve gli organi del sodalizio. Era presente anche il nostro collaboratore Renato Centofanti che riporta i fatti così come sono accaduti in sede di discussione. Per il comitato c’erano Giuseppe Mancini (presidente), Luca Ruggiero, Pietro Pompa, Mele Massimiliano, Luigi Mancini e Paolo Fiorini. All’elenco di criticità che il presidente Mancini ha espresso esordendo nell’incontro, il Sindaco ha risposto che gli amministratori hanno poco potere di intervento nè possono invalidare atti firmati dai dirigenti che hanno autonomia estesa

Nel pomeriggio del 22/09/2023 alle ore 18,00 si è tenuto un importante incontro nella sede del comune di Artena, tra Il Sindaco Felicetto Angelini e i rappresentanti del Comitato (sopra citato), tema dell’incontro il progetto di ampliamento dello stabilimento Fassa Srl. A tale incontro si è arrivati dopo che il ‘Comitato’ si era fatto ‘sentire’ durante un’iniziativa sui prodotti agro alimentari in corso al Granaio il 19 settembre. Il Sindaco resosi conto delle ragioni dei cittadini, ha invitato il Comitato a un incontro per approfondire la questione dell’ampliamento dello stabilimento della Fassa Srl; quello che segue è il resoconto dell’incontro, al quale ho partecipato come collaboratore del giornale online ‘Altra Artena’.
Il Comitato era presente con il presidente Giuseppe Mancini (Artena), Luca Ruggiero (Artena), Pietro Pompa (Artena), Mele Massimiliano (Artena), Mancini Luigi Francesco (Giulianello), Fiorini Paolo (Lariano).
Il Sindaco ha aperto gli interventi invitando il presidente del Comitato ad esporre i problemi e le criticità che l’ampliamento Fassa comporta, secondo il Comitato. Il presidente Mancini Giuseppe ha esposto il perché della costituzione di un Comitato territoriale intercomunale: 1) che gli amministratori hanno poco potere
Il Sindaco a questa elencazione del Presidente Mancini, ha chiarito che, quando un proponente di un progetto, sia privato cittadino o azienda, presenta una documentazione per realizzare manufatti o siti produttivi l’iter viene preso in esame dagli uffici competenti e gli amministratori non hanno potere in merito; ovviamente se il progetto insiste su terreni che il piano urbanistico lo prevede. Su questo punto si sono avute schermaglie perché alcuni componenti del Comitato non hanno preso per buono quanto detto dal Sindaco, e cioè ritenevano che la parte politica dell’amministrazione avesse il potere di intervenire e comunque dire la sua in proposito. Sui poteri dell’amministrazione o sulle sue eventuali latenze ha preso la parola il Prof. Pietro Pompa che, mostrando un documento a firma dell’arch. Giamogante, consegnato in conferenza dei servizi in regione, dove si dava l’assenso alla costruzione dell’ampliamento Fassa srl, dichiarando che tutti i documenti e studi fatti erano adeguati e il comune di Artena accettava tale proposta di costruzione dell’impianto. Conseguentemente l’esponente del Comitato, chiedeva al Sindaco di invalidare o quantomeno contestare in regione la decisione dell’arch. Giamogante. Il Sindaco ha risposto che ciò è improponibile, perché i dirigenti dei vari uffici hanno su molte questioni un’autonomia molto estesa. Pompa poi, ha passato in rassegna varie criticità, mostrando dei grafici e delle tabelle prodotte dall’ARPA Lazio (che è il massimo garante regionale per l’ambiente e la salute dei cittadini) dove si evidenziava la già precaria situazione dell’aria ad Artena che in una scala da 1 a 4, L’Arpa inserisce Artena in posizione 2 (è da tenere presente che 4 è il livello di meno inquinamento, per capirci Colleferro è a livello 1). A queste osservazioni puntuali, il Sindaco ha risposto che pur capendo le preoccupazioni del Comitato, comunque l’Arpa alla fine ha dato l’ok al progetto, e Lui in questo caso non ha armi per opporsi perché tutte le carte sono in regola. In un clima di reciproco rispetto e dibattito civile e serio ha preso la parola il rappresentante di Giulianello-Cori, Luigi Francesco Mancini titolare di una azienda biologica che produce olio e vino ed è situata a 800 metri di distanza dall’ampliamento della Fassa Srl. Ha posto la questione che un’azienda biologica in prossimità di uno stabilimento di tale dimensione ha un futuro certo, il fallimento! In tal caso a chi devo chiedere i danni? (si chiedeva e chiedeva al Sindaco). Poi ha posto la questione del consumo delle montagne di Artena e Cori, con cave che stanno mangiando in modo inaccettabile la montagna e in previsione della costruzione della Bretella Cisterna-Valmontone questo consumo diventerà una vera e propria erosione. A tal proposito ha fatto un invito al Sindaco e a tutti i presenti di incontrarsi con i sindaci del territorio per discutere come ovviare a questo scempio ambientale, proponendo la possibilità di utilizzare le cave di pozzolana per i materiali necessari per la costruzione della Bretella. Anche Lariano era presente con Fiorini Paolo, che ha evidenziato la latitanza dell’ex Sindaco Caliciotti a tutte le conferenze dei servizi che si sono svolte in regione, non facendo sentire la voce di un paese molto vicino al sito industriale che avrà sicuramente una forte ricaduta in termini di qualità dell’aria e di traffico pesante, con conseguente svalorizzazione dei fabbricati e dell’agricoltura. L’incontro si è chiuso con la volontà delle due parti di ritrovarsi per approfondire la questione, il Sindaco si è detto disponibile ad affrontare insieme al Comitato anche azioni dure purchè si trovino elementi chiari e ‘incontrovertibili’ di possibile danno per i cittadini di Artena e paesi vicini. Per una giusta informazione va detto che il comune di Cori in conferenza dei servizi in regione Lazio, si è opposto alla realizzazione dell’impianto di ampliamento, producendo una dettagliata documentazione. Il Sindaco di Artena ha detto che era a conoscenza della scelta del Comune di Cori.
Una riflessione all’umile cronista va concessa.
Considero l’incontro utile e bene ha fatto Il Sindaco ad essere disponibile a un confronto, la democrazia va intessuta di sostanza informativa e partecipativa.
Ma avendo consultato alcuni documenti e ascoltato il confronto alcune cose affermate dai documenti prodotti dalla Fassa sono per lo meno equivoche, ne elenco alcune ed ovviamente siamo solo all’inizio di tali approfondimenti.
Come fa la Fassa ad affermare che con tutto questo ampliamento che dovrebbe produrre 400 T al giorno di materiali per edilizia, a movimentare solo 18 camion al giorno? Sulla carta è scritto questo, poi a parole anche il sindaco ha affermato che forse saranno cinquanta. Perché scrivere una cosa cosi stridente con l’aritmetica.
Poi ci sono i camion che entrano per rifornire lo stabilimento dei prodotti per l’alimentazione di forni e sono altre decine di tonnellate, insomma non sono informazioni chiare quantomeno. Poi un’altra evidente affermazione stridente è che l’ampliamento non sarebbe ‘sostanziale’, tale definizione è sviante perché l’ampliamento è sostanziale, sia per dimensioni che per produzione e quindi con le conseguenti ricadute degli agenti inquinanti in atmosfera dovute ai camini che dall’incremento del traffico pesante. Queste contraddizioni aritmetiche e definizioni di alleggerimento dell’impatto dell’ampliamento, sono solo un semplice elemento di riflessione che dovrà aprirsi nella nostra cittadina e nelle cittadine limitrofe.
Note per una riflessione generale:
1) Questo progetto di ampliamento l’azienda lo ha previsto da più di un decennio, poi messo in quiete per la crisi del settore dell’edilizia, ripreso e proposto alle autorità competenti nel 2018;
2) Gli Enti coinvolti nel doversi esprimere su tale progetto sono i Comuni confinanti con l’impianto, la Città Metropolitana di Roma, Arpa Lazio, Regione Lazio, Soprintendenza Archeologia e Belle Arti della Città Metropolitana di Roma e Viterbo.
3) Insomma, con tutte queste autorità che si dovevano esprimere sul progetto Fassa, i cittadini di Artena erano all’oscuro di tutto? I consiglieri comunali tutti non avevano informazioni per creare discussione pubblica e quindi affrontare la questione della Visione di che paese dobbiamo essere e del territorio circostante?
4) Il vicepresidente dell’Area Metropolitana, il Sindaco di Colleferro, che per vicinanza con Artena, avrebbe dovuto esprimersi in qualche modo pubblicamente, visto che è un paladino dell’ambiente a Colleferro, per quanto riguarda i paesi vicini che per ruolo dovrebbe tutelare sembra che abbia latitato, quantomeno politicamente; lo stesso ha fatto l’allora Sindaco di Lariano Caliciotti che non si è mai presentato nella conferenza dei servizi.

La politica territoriale ha latitato e come Ponzio se ne è lavato le mani, ha lasciato tutto in mano ‘agli organi dirigenti tecnici’. Beata ipocrisia.